Verza a portafoglio farcita e gratinata

Prendete la verza e con molta delicatezza staccate le foglie e lavatele intere, senza farle rompere. Con un coltello eliminate la venatura centrale se è molto fibrosa, altrimenti può anche restare. Sbollentare in un tegame sufficientemente largo, magari poche alla volta e in acqua bollente e salata per 1-2 minuti, a seconda di quanto siano croccanti.

Scolatele e tenetele in un recipiente ad intiepidirsi per qualche minuto.
nel frattempo battete due uova, condite con pepe nero e prezzemolo e preparate un recipiente con il pangrattato. Passate le foglie di verza nell’uovo battuto e poi nel pangrattato da entrambe le parti. Ponete la foglia su un piatto e sovrapponete una fetta di prosciutto o salame ed una di scamorza affumicata, richiudete la foglia simmetricamente lungo l’asse longitudinale e poi ancora ripiegatela in due. Ungete una padella antiaderente con circa 10 g di olio. Poggiate l’involto al suo interno e continuate a disporre gli altri portafogli…

Per renderli invece più sfiziosi, quando avrete occupato tutta la superficie della padella, cospargete questo strato di verza ripiena, con un po’ di formaggio grattugiato, anche del Pecorino se preferite o grana. Spolverizzate ancora la superficie con timo ed origano e per concludere ancora una manciata di pangrattato, per evitare che quando si girano per la cottura sull’altro lato, il foraggio si attacchi alla superficie della padella. Ricordatevi di alzare la fiamma prima di girarli, mettete un giro d’olio per fare gratinare entrambi le superfici, cuocete tutto il tempo col coperchio. In alternativa potete scegliere di usare il forno. Cuocete in forno preriscaldato e in modalità statica a 200° per 15 minuti (o in modalità ventilata a 180° per 10-12 minuti) e qualche minuto in funzione grill per colorire la superficie. Servite il piatto caldo.

Consiglio:

Naturalmente il ripieno può variare in funzione del gusto e di ciò che si preferisce consumare per il pasto. Si può pensare di farcire la verza con il riso condito secondo le proprie preferenze, un’altra alternativa potrebbe essere il tritato in bianco o addirittura un ragù. Insomma è un piatto che lascia ampio spazio alla creatività, fantasia e gusto personale.

Proprietà

La verza è composta prevalentemente da acqua, sono presenti, inoltre, proteine, fibre, ceneri, zuccheri, carboidrati.

Ben rappresentati sono anche i sali minerali, in particolare calcio, sodio, fosforo, potassio, magnesio, zinco e ferro.

Contiene anche molte vitamine, soprattutto quelle del gruppo A, B ed E.

Non contiene grassi, ha poche calorie ed è un alimento che viene spesso indicato dai dietologi per diete ipocaloriche.

Benefici

Note le proprietà diuretiche e lassative che si possono ottenere grazie al consumo di questo vegetale.

Ricca di vitamina C, si attribuisce per questo alla verza un’utile azione di contrasto all’ulcera. 
Decongestionante: consumata sotto forma di succo aiuta a combattere l’influenza, la colite e l’edema e aiuta a smaltire le tossine. Il suo elevato contenuto di fibre regola inoltre l’attività intestinale.

Una valida alleata contro i disturbi della circolazione: ripristina una buona circolazione sanguigna, in caso di cardiopatia e insufficienza venosa, varici, flebite, etc.

Agevolando la rivitalizzazione dei tessuti, è efficace nei disturbi della cute, come ad esempio l’herpes zoster o il Fuoco di sant’Antonio.

Controindicazioni

Non è consigliabile il consumo di questo ortaggio se si soffre di colon irritabile o si ipotiroidismo.

La verza è molto ricca di vitamina K, anticoagulante. Ragione per cui, le persone che sono sottoposte a terapia anticoagulante, dovrebbero limitare l’assunzione.

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